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Testo

 

MARCOROSSI
artecontemporanea

 

David Lindberg – Inorganic Landscapes

Pietrasanta, 23 aprile – 22 maggio 2016

David Lindberg

Inorganic Landscapes

23 aprile – 22 maggio 2016

Pietrasanta

Piazza Giordano Bruno 3, 55054 Pietrasanta, LU

Estate, tutti i giorni

11:00 – 13:00 / 18:00 – 24:00

Inverno, Mercoledì – Domenica

11:00 – 13:00 / 15:30 – 19:30

Per informazioni sulla mostra contattare:

+39 0584 71799

email

La Galleria MARCOROSSI artecontemporanea ha il piacere di presentare per la prima volta a Pietrasanta una mostra
personale di David Lindberg, artista dal respiro internazionale, olandese ma di origini americane. Le opere esposte fanno parte
del lavoro realizzato, tra la fine del 2015 e i primi mesi del 2016, un progetto intitolato Inorganic landscapes, curato dal direttore di
Platformgreen, Andrea Lerda, che sarà corredato da una pubblicazione dell’editore Lizea. Alcune opere del progetto, sono state
esposte dalla Marcorossi, in anteprima ad Artefiera Bologna a fine gennaio,e dal 23 aprile saranno esposte nelle sedi di piazza
duomo e via garibaldi a Pietrasanta, ad aprire la stagione della galleria toscana.

Le opere che David Lindberg ha realizzato appositamente per la mostra, portano avanti una ricerca che esprime in maniera
coerente la sua necessità di continuare a lavorare con elementi e materiali che rendono il suo lavoro unico e riconoscibile.
Resina epossidica, fibra di vetro, pigmenti colorati: sono questi i materiali che principalmente l’artista usa per dare vita a porzioni
più o meno grandi di paesaggi inorganici o post-organici.

Quelli di David Lindberg sono mondi irreali, che ingannano l’occhio dello spettatore. L’organicità e la fluidità dell’elemento naturale
è resa manifesta e tangibile pur mediante l’utilizzo di sostanze non presenti in natura. Le superfici policrome dei suoi lavori
suscitano mondi fluidi che appaiono come appena cristallizzati. Paesaggi astratti, vetrificati, tridimensionali, che interagiscono con
la luce naturale, immergendo lo spettatore all’interno di paesaggi indefiniti e non reali. Fondali marini, mondi gelatinosi, luoghi della
mente emergono grazie all’interazione tra colore e forma.

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