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MARCOROSSI
artecontemporanea

 

Alberto de Braud – Uno, nessuno, centomila

Milano, 6 giugno – 6 luglio 2019

                                                     

Alberto de Braud

Uno, nessuno, centomila

6 giugno – 6 luglio 2019

Milano

Corso Venezia 29, 20121 Milano, MI

Martedì-Sabato: 11:00-19:00

Per informazioni sulla mostra contattare:

+39 342 0780671 oppure +39 02 795483

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MARCOROSSI artecontemporanea è lieta di presentare a Milano la prima personale in galleria dell’artista milanese Alberto de Braud, dal titolo Uno, Nessuno, Centomila.

La mostra è concepita intorno a opere, realizzate in diversi materiali come ferro, bronzo, alluminio e ceramica, in cui la ripetizione modulare – tipica delle forme naturali e delle strutture molecolari – di una figura stilizzata dell’uomo, diventa un parametro interessante per valutare come si possa creare diversità dall’identico.

Se tutto è moltiplicabile, allora la libertà è concessa nel ripetere e assemblare gli stessi elementi in modo diverso, dando vita a forme sempre inattese, a curiose trasformazioni, a inedite complicità, che si rincorrono tra la dimensione del gioco e una realtà in bilico, ironica e bizzarra. Si tratta di un’ironia del tutto particolare quella dell’artista, finalizzata ad offrire una rappresentazione deformata del nostro tempo e delle sue contraddizioni, attraverso l’utilizzo di alcuni procedimenti formali ricorrenti, quali l’accumulazione, la proliferazione di tipo “organico” di uno stesso elemento, la ricerca a volte spericolata di un punto d’equilibrio tra le diverse parti: soluzioni il cui valore metaforico eguaglia quello puramente strutturale.

Le sculture e installazioni di Alberto de Braud, stimolano una riflessione intorno a temi universali quali la fragilità dell’essere umano, la creazione di legami di solidarietà tra uomini, l’equilibrio precario del rapporto tra società e individuo e il continuo sforzo che quest’ultimo affronta nel cercare mete e obiettivi sempre più audaci.

Fragile e drammaticamente libero, solo e interiormente ricco, l’uomo è rappresentato come una sagoma ripetibile: “uno, nessuno, centomila” come il celebre romanzo dello scrittore italiano Luigi Pirandello. I piccoli personaggi di Alberto de Braud hanno in sé il potenziale per crescere all’infinito, e fanno pensare alla celebre Danse di Matisse che alla fine è una straordinaria testimonianza di vita oltre che di felicità. “La figura umana – scrive l’artista – è stato uno dei temi che ho esplorato più spesso perché è un tema inesauribile, ancora pieno di possibilità e carico di significati e simbolismi.

Protagonista di numerose esposizioni in Italia e all’estero, tra le quali spiccano quella nel 2004 alla Galleria Sud del Parlamento Europeo a Strasburgo e la personale al Museo Diocesano di Milano nel 2012, l’opera di Alberto de Braud è presente in importanti collezioni pubbliche, tra cui: Bemis Center of Contemporary Arts di Omaha (Stati Uniti), Kunstation Foundation a Kleinsassen (Germania), Museo Sargadelos a Lugo (Spagna).

 

Alberto de Braud nasce a Milano nel 1959.

Dopo gli studi liceali si trasferisce negli Stati Uniti, dove si laurea presso la Rhode Island School of Design a Providence nel 1983. A New York espone alla Galleria Mokotoff, New Gallery, ABC No Rio Gallery, Art in General, e partecipa alla mostra Artist in the Market Place, Bronx Museum, 1986. Nel 1991 lavora e insegna alla Bemis Foundation, Nebraska, e crea una fontana in bronzo per un parco di Boston. Si trasferisce a Parigi nel 1994, presso la Fondazione Citè International des Arts, ed espone alle gallerie Pascal Lansberg e Sous-sol. A Milano dal 1998, oltre all’attività espositiva in galleria, l’artista si dedica alla scultura monumentale, pubblica e privata: ricordiamo le installazioni allo Chalet Mollino di Sauze d’Oulx, Torino; a Palazzo Europa a Padova; all’Università Bocconi di Milano; le Luci d’artista a Torino.

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