Opere di Paolo Ventura nella collezione del MAXXI
28 febbraio 2022 – Tempo di lettura: 1 min
Paolo Ventura entra nella collezione permanente del MAXXI di Roma
Il Museo Maxxi di Roma acquisisce quattro opere dell’artista Paolo Ventura, che la galleria Marcorossi artecontemporanea tratta in Italia
The Vanishing Man, The Last Dream, The Deserter e The Napoleonic Soldier, sono i titoli delle opere di Paolo Ventura che entrano a far parte della collezione permanente del prestigioso Museo d’arte contemporanea MAXXI di Roma, progettato dall’architetto Zaha Hadid, ufficialmente inaugurato nel maggio 2010. La collezione del museo include opere dei maggiori artisti contemporanei italiani e stranieri: da Alighiero Boetti, William Kentridge, Kara Walker, Ed Ruscha, Gilbert & George, a Gino De Dominicis, Anish Kapoor, Gerhard Richter, Maurizio Nannucci, Francesco ClementeMarlene Dumas, Maurizio Cattelan e molti altri. Il MAXXI è gestito da una Fondazione costituita nel luglio 2009 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, presieduta da Giovanna Melandri. Da dicembre 2013 Hou Hanru è il Direttore Artistico del museo, di cui fanno parte il MAXXI Architettura, diretto da Margherita Guccione, e il MAXXI Arte, diretto dal 2016 da Bartolomeo Pietromarchi.
Le Short Story di Paolo Ventura
Le opere di Paolo Ventura acquisite dal MAXXI fanno parte del ciclo Short Story, brevi racconti per immagini realizzati dal fotografo artista milanese nel suo studio di Anghiari in Toscana. Racconta Paolo Ventura che trasferitosi con la famiglia ad Anghiari da New York, decise di trasformare un granaio nel suo studio, durante la ristrutturazione una parte del tetto franò, creando uno spazio luminoso che era un set perfetto per i suoi set fotografici. Sono nate qui le Short Story, sequenze fotografiche che raccontano storie brevi, semplici e allo stesso tempo inaspettate, interpretate da lui stesso e dai suoi famigliari, ambientate in scenari che non sono altro che lo studio dell’artista, in cui sono stati allestiti i fondali da lui dipinti.
Le storie di Paolo Ventura a cavallo tra ironia e malinconia
Le immagini nate dalla poetica di Ventura hanno la forza popolare ed evocativa delle tavole utilizzate dai cantastorie e la suggestione creata delle fotografie dell’artista muove un senso di aspettativa sulle vicende che riguardano il tempo, l’infanzia, l’innocenza, la guerra, il mistero. In The Vanishing Man, la storia racconta di un uomo ebreo, con la stella gialla cucita al vestito, interpretato dallo stesso artista, che in quattro scatti diventa invisibile dietro a un fondale di una città; una metafora malinconica della tragedia dell’olocausto. In The Last Dream in tre immagini, un soldato si abbandona al sonno davanti a un cielo stellato, in The Napoleonic Soldier un soldato Napoleonico dialoga con la morte, completa di abito nero e falce, The Deserter, interpretata da Paolo e dal fratello gemello Andrea, narra in 4 immagini, la sparizione di uno dei due soldati Napoleonici che si nasconde dietro all’altro. Le atmosfere surreali di Paolo Ventura dove sono ambientate le sue storie, trasmettono un velo di ironica – ma pur sempre inquieta – malinconia.