Rune Guneriussen – Traces of affection
Pietrasanta, 7 luglio – 30 luglio 2018
Rune Guneriussen
Traces of affection
7 luglio – 30 luglio 2018
Pietrasanta
Piazza Giordano Bruno 3, 55054 Pietrasanta, LU
Estate, tutti i giorni
11:00 – 13:00 / 18:00 – 24:00
Inverno, Mercoledì – Domenica
11:00 – 13:00 / 15:30 – 19:30
La galleria Marcorossi artecontemporanea ha il piacere di presentare, dal 7 al 30 luglio, nei suoi spazi espositivi di Pietrasanta, dopo le anteprime a Verona e Milano, una mostra personale del fotografo norvegese, Rune Guneriussen, reduce da numerosi successi internazionali.
Il lavoro di Guneriussen si caratterizza come una sorta di transizione fra fotografia e installazione, dove la fotografia rappresenta il punto d’arrivo. Artista concettuale, Guneriussen realizza opere site specific, soprattutto all’interno dei contesti naturali che – a partire dal 2005 – ha ricercato in tutta la Norvegia. Non si tratta quindi di puri e semplici scatti fotografici, ma di sculture e installazioni concepite su larga scala, secondo un processo articolato che coinvolge l’oggetto, la sua storia, lo spazio circostante e il tempo. All’interno di questo iter, la fotografia rappresenta il momento conclusivo: la condensazione di un percorso creativo a più livelli.
L’opera viene realizzata sul posto, in totale solitudine, nel quadro di paesaggi insoliti e selvaggi. Il contesto naturale svolge un ruolo duplice: si configura al tempo stesso come protagonista e cornice delle installazioni che vengono create con oggetti di uso quotidiano. Nel silenzio rarefatto della natura norvegese, Guneriussen dispone lampade, libri, telefoni, seggiole, che metaforicamente risuonano come amplificate da un’eco, come spiega nel titolo l’artista. Il processo si conclude con lo scatto fotografico dell’installazione, lo scatto viene realizzato in analogico, senza ritocco digitale in fase di post produzione. L’effetto finale è un affascinante connubio tra natura e oggetti, in cui questi ultimi si animano, perdono la loro connotazione di manufatto umano, dominano la scena, diventano immutabili come gli elementi della natura circostante e trasformano il paesaggio da naturale in fiabesco.